giovedì 23 settembre 2010

Lettura in inglese

Uff ed è finita un'altra giornata poco edificante.
Ogni volta che apro il libro che sto leggendo mi dico sempre fra me e me che devo cominciare a leggere qualche libro in inglese.
"Gabrielle finito questo ti leggi qualcosa in inglese che c'è talmente tanto da leggere in lingua da scivolare sulla tua bavetta solo al pensiero"
Non che non li abbia mai letti (e poi pratico un certo masochismo leggendo i titoli e le trame di ciò che vorrei leggere sperando che vengano stampati in fretta in italiano per agevolarmi), ma ultimamente (e con ultimamente intendo qualche annetto) vengo troppo sopraffatta dalle uscite italiane. Facciamo un esempio recente:  Fallen di Kate Lauren che l'ho comprato qualche mese prima che uscisse in italiano U_U. Visto? In questo caso non so se è stato esaudito il mio desiderio dell'avere rapida la traduzione o il contrario non avendolo potuto leggere in lingua.
Si, è così e poi mi dico quasi a giustificazione
"non posso mettermi a leggere qualcosa in inglese o perdo il passo con la mia maratona italiana."
A volte mi sembra che la lettura sia una mia enorme e interminabile gara personale e mi ritrovo magari a non gustarmi il libro perchè sento la necessità di finirlo per passare al prossimo. Io, che amo i mattoni ben fatti, mi trovo a volte spaventata a calcolare il tempo di lettura.
Per fortuna questa cosa accade raramente altrimenti credo perderei del tutto la voglia. A volte mi succede anche quando faccio i dolci, ne voglio fare talmente tanti che mentre mescolo i miei muffins della giornata penso a cosa potrei fare dopo e via che mi perdo la bellezza del momento (e a volte anche di infilarci lo zucchero T_T). Impastare è una delle cose più rilassanti quando non hai ansia o fretta di finire. Una torta di compleanno poi è la cosa più eccitante e serena se ti ritrovi con i giusti tempi per prepararla...se invece te la commissionano all'ultimo minuto sei proprio nei BIIIPPP e mi sento tanto stile donna sanguinante in un covo di vampiri.
No, per chi se lo stesse chiedendo perchè non sa non è una bella sensazione... Forse con Jean-Claude...no, meglio di no!
Ad ogni modo ora sono calma e ritornando al discorso libri in inglese prima o poi ci ritornerò veramente a sfogliarne qualcuno...un po' come le mie ricette in inglese, anche quelle giuro di farle quando avrò finito le italiane...e magari le francesi (odio convertire i valori americani, i francesi sono migliori :P). Peccato che ho centinaia e centinaia di ricette italiane in coda...
Va beh, via a stirare ora... a presto
Chanel.

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